Monitorare i bambini all’ingresso della Scuola dell’Infanzia significa fare degli screening.

Il termine linguaggio indica l’insieme dei simboli usati in modo convenzionale per presentare la realtà in una data cultura.

Il linguaggio si acquisisce in quanto l’essere umano è fornito della facoltà biologica di percezione ed elaborazione dell’input linguistico.

Il fenomeno della lallazione avviene prima dei 4 mesi di vita.

Durante lo stadio preverbale il livello di linguaggio raggiunto dai  bambini non permette loro di comunicare in modo intenzionale.

L’intenzionalità comunicativa si raggiunge quando i bambini passano dall’uso di gesti richiestivi a quelli dichiarativi e quando comprendono il valore pragmatico del codice linguistico.

I gesti che accompagnano il linguaggio scompaiono appena i bambini hanno un vocabolario di più di 100 parole.

Le proto-parole sono costruite indipendentemente dalle sillabe usate durante la lallazione.

Tra i 17 e i 24 mesi i bambini imparano tra le 5 e le 40 parole nuove alla settimana.

ll lessico emergente è la fase in cui le parole acquisite sono nomi concreti e si riferiscono ad azioni in atto.

La competenza fonologica è un’abilità che tutti i bambini raggiungono spontaneamente verso i 4-6 anni.

La capacità di comprensione precoce è un indice di un eventuale ritardo di emergenza del linguaggio.

Se i disturbi del linguaggio persistono dopo i 4 anni si può presupporre un disturbo specifico del linguaggio.

Tutti i parlatori tardivi sviluppano un disturbo del linguaggio.

Nella scuola italiana tradizionale le attività didattiche per il raggiungimento della consapevolezza fonologica sono ritenute importanti e programmate in ogni loro aspetto.